La roulette russa delle discariche colpisce ancora una volta gli abitanti della Valle Galeria.
Regione Lazio e Comune di Roma riaprono la discarica di Malagrotta a Monte Carnevale (1.8 km dal vecchio sito ancora da bonificare).
Il tutto con l’aggravante che Monte Carnevale sarà una discarica galleggiante accanto al sito sensibile Interforce del Ministero della Difesa che più volte si è espresso negativamente su questa ipotesi.
La Regione Lazio ha autorizzato nei giorni scorsi una discarica galleggiante di rifiuti (inerti?) inquinanti che produrranno percolato, in una cava che doveva essere solo oggetto di ripristino ambientale il Comune di Roma ha dato parere negativo alla VIA ed alla AUA concessa dalla Regione Lazio, rafforzando la sua contrarietà con Ricorso al Presidente della Repubblica a maggio 2019.
La barriera geologica naturale del sito di Monte Carnevale è stata compromessa durante le operazioni di scavo della cava, come testimoniano le immagini storiche dell’area e le foto scattate negli anni dagli abitanti e attivisti della zona. Per questo un Ente terzo ed autonomo avrebbe dovuto accertare, inequivocabilmente, l’assenza di qualunque rischio di inquinamento della falda acquifera dal previsto percolato. Così non è stato!
Sorprendente è l’assenza dell’Autorità di Bacino del Tevere alla conferenza dei servizi che in passato ha opportunamente vigilato su altre situazioni analoghe. Gli studi e tutte le misure riguardanti i possibili impatti negativi della discarica di inerti sulla falda sono stati così lasciati al proponente privato.
Questo, come già avvenuto in passato per la vicina, e per questo bocciata, discarica di Monti dell’Ortaccio, espone il sito ad un disastro ambientale senza precedenti, quando invece doveva essere solo oggetto di ripristino ambientale morfologico per ridare dignità e senso ad un terreno di valore agricolo e paesaggistico come da piano regolatore vigente.
Oltre questo pericolo è stato ignorato il parere negativo del Comando Militare di Roma riguardo l’adiacente sito Interforce, e si è dimenticato il veto che il Ministero della Difesa oppose sullo stesso sito, nel 2012, all’allora Commissario Pecoraro.
Da segnalare anche l’assenza dell’Enac alla conferenza dei servizi nonostante la vicinanza dell’aeroporto (1,5 Km!!!) internazionale di Fiumicino (la fascia di rispetto per una discarica di rifiuti urbani che ora si pensa fare è di 13 km).
I palesi fattori di inidoneità precedentemente espressi sono solo una parte di quelli esistenti, che comprendono inoltre la vicinanza alle case ed all’area protetta, Zona Speciale di Conservazione sicZSC IT6030025 Macchia Grande di Ponte Galeria, la viabilità inesistente e su strada privata, e soprattutto è stata ignorata la pressione ambientale presente sul territorio, dovuta all’esteso scenario impiantistico di cui 5 impianti a rischio Seveso.
La vicinanza alle case non è stata neanche citata nella Determina della Regione Lazio: ma i primi casali abitati sono ad appena 80 m, il primo nucleo abitato da un centinaio di cittadini è a 150 metri , gli altri nuclei tutti entro i 1500 m, ed interi quartieri di migliaia di persone sono a 2 km dal sito di Monte Carnevale, come Piana del Sole.
Questa situazione, già di per sé di assoluta gravità, è ora diventata un’autentica bomba ecologica a seguito della delibera di fine anno della Giunta Comunale di Roma di adibire il sito di Monte Carnevale come nuova discarica di rifiuti urbani di Roma.
Pretendiamo la stessa attenzione che hanno avuto altri siti riguardo i fattori di inidoneità, che nel caso di Monte Carnevale appaiono ben più gravi ed evidenti.
Cambiano gli attori e le fazioni politiche ma il risultato per i Cittadini della Valle Galeria è sempre lo stesso.
Questa decisione politicamente ingiusta e tecnicamente sbagliata si ritorcerà comunque contro chi l’ha fatta perché i Cittadini della Valle Galeria sono sempre pronti a dare battaglia in tutte le sedi per contrastare le solite insensate scelte. Su tutte, ma non solo, quella del Comune di Roma che in conferenza dei servizi boccia una discarica di inerti e in fretta e furia allo scadere dell’anno fa una delibera in cui sceglie lo stesso sito da adibire a discarica di rifiuti urbani.
Il tutto andando a festeggiare in altri siti la condanna dei cittadini della Valle Galeria, a braccetto con gli avversari politici.

Potrete continuare a provare a vessarci a discriminarci a ghettizzarci ma non ci prenderete MAI per stanchezza.
Vinceremo anche questa battaglia e ognuno dei responsabili di questo ennesimo scempio sarà chiamato a rispondere degli errori commessi nelle sedi opportune.

COMITATO VALLE GALERIA LIBERA